Workshop “La gestione del paziente cefalalgico: proposta di un Network Regionale” 

Palazzo Lombardia, Nucleo 4, Sala dei Cinquecento
Via Melchiorre Gioia, 37 – 20124 Milano

Venerdì 26 ottobre u.s. si è tenuto presso la sala dei 500 del Palazzo della Regione un workshop dal titolo “La gestione del paziente cefalalgico: proposta di un Network Regionale”. L’incontro, organizzato da Regione Lombardia in collaborazione con la nostra Società e con i Centri Cefalee dell’Istituto Neurologico Carlo Besta e dell’Ospedale S. Carlo Borromeo di Milano, ha rappresentato un momento di incontro fondamentale fra gli specialisti dei Centri Cefalee, gli specialisti Neurologi extra-ospedalieri e una rappresentanza dei Medici di Medicina Generale su una tematica di notevole rilevanza sanitaria e sociale come quella delle Cefalee.
Durante la giornata è stata sottolineata l’attività che Regione Lombardia e ANIRCEF hanno già iniziato insieme fin dal 2005, quando la maggior parte dei Centri Cefalee Lombardi, sotto l’egida della Società Scientifica, ha iniziato a cooperare utilizzando strumenti comuni e finalità d’intenti, culminati anche nella produzione di lavori scientifici pubblicati su riviste internazionali. È stato poi rimarcato che, proprio dalla collaborazione fra Istituzioni Regionali, Società Scientifiche e Associazioni dei Pazienti, in Lombardia si è arrivati a una vera e propria regolamentazione dell’invalidità per cefalea, unica Regione in Italia a riconoscere oggettivamente il “peso” delle varie patologie cefalalgiche.
I lavori sono poi proseguiti nell’ottica di una strutturazione a “rete” delle varie possibilità di assistenza. In questo senso si è ricordato che, proprio per l’importanza quantitativa e qualitativa del fenomeno cefalea, non si può prescindere dal Medico di Medicina Generale, primo e fondamentale anello di una catena che deve mirare a fornire rapidamente al paziente il necessario supporto diagnostico e terapeutico. Allo stesso modo, si è ribadita l’importanza della figura del Neurologo extraospedaliero: ben il 30% dei pazienti visti dai Neurologi territoriali si sottopongono a valutazione per una cefalea. Il ricorso al Centro Cefalee, ultimo step della rete, deve essere inevitabilmente il risultato di un percorso che porti al Centro effettivamente chi ha necessità di un approfondimento diagnostico o di un’assistenza più complessa e articolata. Senza contare che un obiettivo prioritario della rete è ridimensionare il ricorso al PS: si calcola che su 4 milioni di accessi annui, circa 100.000 avvengano per il problema cefalea.
Le varie relazioni, e soprattutto la discussione che ne è seguita e la tavola rotonda, hanno individuato alcuni strumenti sui quali bisognerà iniziare a lavorare per gettare le basi concrete della Rete: data base, sistema classificativo omogeneo e snello, cartelle informatizzate, diari. Si è anche ribadito come il sistema “Rete” dovrà trovare una collocazione nell’ambito della più complessa rete del dolore che, sulla scorta degli indirizzi della legge 38 del marzo 2010, è in corso di definizione con un GAT Regionale, di cui anche il prof. Bussone, quale esperto della patologia cefalalgica, fa parte.
Ci auguriamo quindi che l’appuntamento prossimo possa già essere un confronto a diversi livelli per la stesura di protocolli condivisi, che possano rappresentare il primo passo di una vera rete di assistenza qualificata per il paziente cefalalgico.