Il dr. Giuseppe Rapisarda, afferente all’Unità Operativa Complessa di Neurologia diretta dal Dr. Erminio Costanzo, ha organizzato un interessante meeting con l’obiettivo di aggiornare i colleghi che operano negli ambulatori di neurologia generale della Sicilia in merito all’importante e complesso capitolo delle cefalee.

Tutte le relazioni hanno dato risalto alle più importanti novità in questo ambito (l’emicrania come possibile fattore di rischio per l’ictus ischemico, l’utilizzo dei contraccettivi orali nelle donne emicraniche, la comorbilità tra cefalea e disturbi psichiatrici , i rapporti tra emicrania e ipertensione arteriosa, la cefalea attribuita ad ipotensione liquorale spontanea e la gestione delle cefalee in Pronto Soccorso) .

Ritengo che alcune relazioni siano state particolarmente stimolanti.

Manzoni ha esposto con molta chiarezza quanto sia poco aderente alla realtà l’inquadramento nosografico di quelle forme di cefalea che si presentano quotidianamente, per mesi o anni, nell’a ttuale classificazione internazionale (ICHD-II, 2004).

Le varie modifiche proposte dai padri dell’ICHD-II e da cefalologi di fama internazionale vanno in direzioni diverse e non consentono, ad oggi, neppure di individuare dei termini a cui tutto il mondo scientifico attribuisce lo stesso significato (“cefalea cronica quotidiana”, “emicrania cronica”, “emicrania cronicizzata”, “ emicrania trasformata”).

Per quel che riguarda la patogenesi delle cefalee primarie, Bussone ha sottolineato molto opportunamente che si tratta di patologie del sistema nervoso e non dei vasi, come si credeva in passato.

La ricerca in questo settore, inoltre, sta ampliando il campo di indagine alle implicazioni emotive del dolore e al loro ruolo delle stesse nella fisiopatologia delle cefalee.

Licia Grazzi, sempre del gruppo del Besta di Milano, ha mostrato in anteprima le novità sulla patogenesi della medication overuse headache ottenute studiando con la risonanza magnetica funzionale quei soggetti che hanno mal di testa “sempre” (tutti i giorni e tutto il giorno) e che usano quotidianamente uno o più farmaci sintomatici: in questi pazienti la via laterale del dolore sembra essere ipoattiva prima della disassuefazione e l’attività rientra nella “ norma” (è simile a quella dei controlli non cefalalgici) dopo alcuni mesi dalla sospensione dell’ overuse

Attendiamo ulteriori approfondimenti al congresso nazionale ANIRCEF che si terrà a Genova a giugno 2010.