XLI CONGRESSO SIN (Società Italiana di Neurologia) 

Catania, 23 – 27 ottobre 2010

A cura di Giorgia Abrignani e Paola Torelli

In data 23-27 ottobre 2010 si è svolta a Catania la XLI edizione del Congresso Nazionale della Società Italiana di Neurologia. Nonostante la vastità degli argomenti affrontati durante l’evento, questo appuntamento annuale rappresenta da sempre un’occasione di aggiornamento e approfondimento anche nell’ambito del complesso capitolo delle cefalee.
Riporto quelli che, a mio avviso, sono i lavori più interessanti presentati nelle due sessioni di comunicazioni orali dedicati alle cefalee.

Nella sua esposizione il dott. D’Onofrio ha presentato i risultati preliminari di uno studio condotto per definire un’entità clinica ancora poco conosciuta: l’Emicrania con aura mestruale, definita tale se gli attacchi si presentano nella finestra perimestruale da -2 a +3 giorni rispetto all’inizio delle mestruazioni. Sulla base dei risultati riportati non emergono differenze tra emicrania sen’aura mestruale ed emicrania con aura mestruale in termini di caratteristiche del dolore, età d’esordio, distribuzione temporale; al contrario nel 30% delle pazienti con ECA mestruale l’aura è prolungata, gli attacchi sono più frequenti e l’esordio in gravidanza è più raro rispetto alle pazienti con ECA non correlata alle mestruazioni. Data la scarsa numerosità del campione studiato saranno necessari studi condotti in casistiche più ampie per poter definire se tale forma di cefalea rappresenta un sottotipo di emicrania con aura oppure un’entità clinica autonoma.

Molto interessante è stata l’esposizione del Dott. Granato in merito all’esperienza quadriennale del “Centro Cefalee nell’Urgenza” di Trieste, istituito nel 2006. Un centro di terzo livello, dedicato ai pazienti afferiti in PS per cefalea, permette una rivalutazione diagnostico/terapeutica in tempi brevissimi (una settimana circa). I risultati mostrati dal collega sottolineano l’efficacia di tale servizio, in merito a classificazione (e quindi corretta impostazione della diagnosi e della terapia) delle forme non specificate ed individuazione di forme secondarie “sfuggite” al PS; da non sottovalutare, inoltre, come la valutazione precoce ed un trattamento terapeutico adeguato possono ridurre la perdita di produttività, consentendo una notevole riduzione della disabilità e dei costi indiretti legati alla cefalea.

La dott.ssa Salvino ha presentato un lavoro il cui scopo era testare l’accuratezza del monitoraggio breve (1 ora) della pressione liquorale in soggetti con stenosi bilaterale dei seni trasversi, che s’è visto essere associata a ipertensione intracranica idiopatica senza papilledema in persone con cefalea cronica intrattabile. I risultati dello studio hanno mostrato come il monitoraggio breve della pressione liquorale ha rilevato onde pressorie anomale e un’elevata pressione liquorale media nella maggior parte dei pazienti cefalalgici con pressione liquorale d’apertura normale (si trattava di pazienti con diagnosi di emicrania cronica o cefalea di tipo tensivo cronica); è pertanto evidente che una singola misurazione della pressione liquorale ha un bassa accuratezza nell’individuare l’ipertensione liquorale in tali pazienti. Le onde di pressione liquorale anomale sono probabilmente indicative si un disturbo della pressione intracranica secondario ad un aumento della pressione venosa centrale da attribuire alla stenosi bilaterale dei seni trasversi.

Il Dott. Marchione del gruppo dell’università la Sapienza di Roma ha affrontato il controverso argomento sull’eventuale ruolo delle anomalie del circolo di Willis come fattore di rischio per l’emicrania, confutando, sulla base dei risultati del suo studio, l’ipotesi, supportata da alcuni lavori recenti, che anomalie anatomiche vascolari extra e intracraniche possano essere associate ad emicrania con e senz’aura. In questo studio, in cui è stato utilizzato come strumento di valutazione della circolazione intra ed extracranica l’ecocolor Doppler transcranico sia con la metodica convenzionale che “power based”, emerge come la prevalenza di anomalie carotidee è simile negli emicranici e nei controlli, così come la prevalenza di anomalie quali il circolo anteriore incompleto e alterazioni del decorso extracranico delle arterie vertebrali. È stata riscontrata un’elevata prevalenza, ma non statisticamente significativa, di ipoplasia di un’arteria vertebrale nei soggetti affetti da emicrania senz’aura rispetto a quelli con emicraia con aura e i controlli; anche il riscontro di una più elevata prevalenza della variante fetale della arteria cerebrale posteriore, negli emicranici rispetto ai controlli non è significativa.

In campo epidemiologico la Dott.ssa Cevoli ha esposto i risultati preliminari dello studio “SPARTACUS” sulla prevalenza in Italia della cefalea cronica quotidiana, associata o meno ad “overuse” di sintomatici. Da tale studio emerge che la prevalenza della cefalea cronica quotidiana (definita tale se il soggetto riferisce di avere più di 15 giorni al mese di cefalea), calcolata in una cittadina della provincia bolognese, è circa il 3,8% (n =636 su 16756 responders); di questi solo il 37.5% (n=239/636) presenta una cefalea associata ad “overuse” di sintomatici. Tale studio prevedeva la compilazione a domicilio di un questionario composto da sole 3 domande. In virtù del grosso impatto sociale della cefalea cronica quotidiana con o senza ”overuse”, soprattutto nella popolazione femminile, la dott.ssa Cevoli ha sottolineato la necessità di conferire a tali entità nosografiche il giusto risalto, sia da parte degli “addetti ai lavori”, che dei medici di famiglia, stimolando la ricerca di nuovi criteri classificativi e dei più frequenti fattori di cronicizzazione della cefalea. Siamo in attesa dei risultati definitivi di questo interessante studio e del confronto degli stessi con quelli presenti in letteratura e con i risultati di studi tuttora in corso in altre province italiane.

La speranza è che i lavori presentati possano rappresentare lo stimolo alla ricerca scientifica, per una sempre più accurata conoscenza della malattia e individuazione degli strumenti più adeguati a combatterla.