Cos’è 
È un esame che rileva l’attività elettrica cerebrale. Si effettua mediante elettrodi che registrano gli impulsi elettrici trasmessi dal cervello e a loro volta registrati da una macchina, la quale li trascrive sotto forma di tracce lineari.


Come si esegue 
Il paziente può essere seduto comodamente o sdraiato. Sullo scalpo vengono applicati degli elettrodi (circa venti). Nel corso dell’esame vengono effettuate alcune stimolazioni per registrare le reazioni del cervello (ad esempio, si può registrare una fase, di circa tre minuti, in cui vengono effettuati respiri profondi oppure gli effetti che una luce intermittente provoca sull’attività elettrica). La registrazione dell’EEG viene effettuata sia ad occhi chiusi, per la maggior parte del tempo, che ad occhi aperti, e dura circa venti minuti; può essere eseguito anche durante il sonno, e in questo caso dura circa due ore; ma si può effettuare anche una registrazione elettroencefalografica che dura 24 ore.


A cosa serve 
Nelle cefalee non è un esame di prima scelta, abbondantemente superato dalle nuove tecniche di immagini. In alcune forme di cefalea primaria, come nell’emicrania con aura, può comunque evidenziare in alcuni soggetti anomalie, che tuttavia restano aspecifiche (cioè senza un significato patologico).
È realmente utile nell’epilessia, nei disturbi del sonno, nelle meningo-encefaliti e nelle encefalopatie tossiche e metaboliche.


Che problemi può dare 
Eseguire un EEG non pone alcun problema. E’ un esame non doloroso, né invasivo.