Cos’è
La TAC è una tecnica diagnostica che sfrutta i raggi X per ottenere immagini dettagliate di aree specifiche dell’organismo; consente di riprodurre sezioni o strati (tomografia) corporei più o meno sottili e di effettuare elaborazioni tridimensionali. Per la produzione delle immagini è necessario l’intervento di un elaboratore di dati (computer/computerizzata); per ottenere informazioni dettagliate di specifiche aree dell’organismo è necessario radiografare la sezione da più angoli; il fascio di raggi X viene così proiettato seguendo in successione numerose traiettorie diverse (assiale).


Come si esegue
Il soggetto è sdraiato su un lettino che scorre parzialmente all’interno della macchina (nel caso di una TC cerebrale entrerà solo il capo). La macchina ruota intorno alla testa e scatta tante lastre (scansioni o fette) che invia ad un computer, il quale elabora e ricostruisce le immagini come su una mappa geografica. Ogni esame fornisce mediamente 15-20 scansioni e dura generalmente 10 minuti, anche se la più recente TC a spirale è in grado di “scansionare” il corpo intero in pochi secondi. La TC multistrato rappresenta un’ulteriore evoluzione della TC a spirale. Grazie a questa tecnica il corpo umano viene virtualmente “affettato” in molti strati sub-millimetrici (fino a 160 al secondo) che, rielaborati dal computer, forniscono immagini tridimensionali e indicazioni sulla funzionalità della struttura anatomica esaminata. Può essere effettuata con le semplici scansioni radiografiche (TAC basale), oppure può essere ripetuta iniettando un mezzo di contrasto (TAC con mdc) che evidenzia meglio alcune strutture quali arterie, vene o aree molto irrorate di sangue.


A cosa serve
Nel caso del capo la TC riproduce il cervello, le ossa del cranio e del massiccio facciale con le cavità nasali e le orbite. I tessuti più spessi e duri, come le ossa, nelle immagini appaiono bianchi, mentre quelli meno spessi, come il cervello o i muscoli, mostrano diverse tonalità di grigio. L’aria appare completamente nera.
La TC dell’encefalo consente di visualizzare zone traumatizzate, ischemie o emorragie (in questi casi è sufficiente la TC basale); oppure tumori, malformazioni vascolari, ascessi cerebrali, meglio evidenziati dopo mezzo di contrasto.
Nelle cefalee primarie non contribuisce a migliorare la diagnosi e nel caso di emicrania non risulta indicata; lo diventa qualora la cefalea presenti un cambiamento nell’andamento o delle atipie cliniche o nel caso di sospetto di una cefalea secondaria, cioè attribuita ad una malattia sottostante.


Che problemi può dare
I raggi X proiettati dall’apparecchiatura durante l’esame non sono dolorosi. Il disagio maggiore per il soggetto deriva dalla necessità di rimanere immobile sul lettino (per la TC spirale questi tempi sono ridotti a poche decine di secondi o meno).
Se viene eseguita una TC encefalo con mezzo di contrasto (somministrato per via endovena) può comparire una leggera sensazione di bruciore locale in sede di iniezione, una vampata di calore e un sapore metallico in bocca. Si tratta di sensazioni comuni che normalmente durano soltanto pochi secondi. Il mezzo di contrasto, solo in rari casi, può scatenare reazioni allergiche maggiori in chi ne è suscettibile. Pur essendo bassissimo, tale rischio si può manifestare in chi soffre di asma, allergie o altre condizioni patologiche quali il diabete o cardiopatie o malattia tiroidea.
L’unico problema è rappresentato dalle radiazioni, che sono nocive per l’organismo. Durante una gravidanza certa o sospetta è molto importante comunicare la propria condizione al medico, che potrà eventualmente decidere di posticipare l’esame o scegliere un’indagine diagnostica alternativa. Per lo stesso motivo, quando è possibile, si cerca di adottare altri strumenti diagnostici che non richiedano l’utilizzo di radiazioni come ad esempio la Risonanza Magnetica Nucleare.
Ricordiamo infine che, a differenza di quest’ultima, la TC può essere eseguita anche in presenza di pacemaker o defibrillatori interni.